venerdì 6 luglio 2018

Lotta al consumabile!

Si sa, condurre una routine completamente ecobio e a impatto quasi zero è molto difficile, e spesso la si abbandona anche perchè i risultati sui propri pelle/capelli/look non sono accettabili, o sono molto inferiori a quelli che la cosmesi tradizionale garantisce.

Però ci si può impegnare anche a settori, perchè migliorare poco è sempre meglio di non migliorare affatto: io cerco di fare attenzione, non riesco a fare a meno di alcuni prodotti, ma sto cercando dove riesco di annullare impatti inutili o particolarmente dannosi. Ecco cosa mi ha condotta a costruirmi una routine viso consumabili-free: io sono un subacqueo, e girando i mari e gli oceani si ha una percezione fortissima dell'impatto delle plastiche, sia qui dove abbiamo comunque uno smaltimento cosciente, sia in paesi dove non esiste la raccolta differenziata, nè un corretto smaltimento finale. Dal pack intero alle microplastiche in sospensione, alle fibre sintetiche, ho cercato di agire in questo ambito, per questo ecosistema così importante e fragile e che mi sta così a cuore.

Ecco cosa ho fatto:
- dire basta ai dischetti e pad in cotone, perchè se ne usano almeno due al giorno, sono impattanti nella produzione, e comunque contenendo una trama che li mantiene in forma non sono biodegradabili al 100%, per cui addio dischetti
- non utilizzare pannetti struccanti lavabili in microfibra, perchè per quanto la microfibra si lavi e dunque sia un bel risparmio rispetto al monouso, in lavatrice le fibre rilasciano particolato di nylon che non ha nessuna possibilità di essere filtrato, e va a formare quella sospensione che sta creando notevoli problemi alle acque, anche a quelle dei nostri fiumi
- non usare spugne sintetiche, perchè comunque non sono biodegradabili per nulla, camperebbero mille anni
- niente detergenti (questo lo applico anche ai dentifrici) con microsfere che non siano di cellulosa o vegetali: sono già bandite in molti paesi per il motivo di cui sopra, dunque leggo attentamente le etichette.
- attenzione al packaging: cerco di prediligere i pack in plastiche riciclate o vegetali, e ho conservato dei dispenser che mi piacevano molto di modo da poter acquistare formati in eco ricarica, per consumare meno plastica possibile. Poi vabbè, io la mattina mi lavo il viso con la cara vecchia saponetta solida, che non ha confezione, dunque su questo un piccolo plus ce l'ho :p

E come mi strucco e mi lavo il viso? (precisazione: ho una pelle mista-impura, che va detersa molto bene tuttavia lo sfregamento spesso mi provoca irritazioni e dunque, brufoli)

- Pad struccanti lavabili in bamboo: scoperti di recente grazie allo shop Tiarè bio, sono incredibilmente morbidi e delicati, li uso sia per picchiettare il tonico (che vaporizzo da un mini spray direttamente sul viso) e farlo entrare bene nei pori, sia micellare o bifasico per struccare il fondotinta. Mi è piaciuto talmente questo tessuto che mi sono presa anche il guanto, per pulire a fondo il viso con il detergente (specie quando applico i filtri solari) , e posso dire che questa fibra pulisce in profondità senza irritare. Niente da invidiare ai dischetti di cotone, anzi, decisamente meglio!

- Spugna naturale marina: dopo aver approfondito il modo con cui vengono prelevate dal mare (non volevo che la pesca fosse impattante, o peggio distruttiva per i fondali che tanto amo) ne ho provata una contenuta in un kit Cose della Natura. La spugna è una nuvola, sofficissima, e la uso direttamente sugli occhi con bifasico o micellare, a spugna inumidita. Strucca benissimo e non ho ancora visto una ciglia cadere sulla spugna...diversamente dal dischetto che qualche vittima la faceva...Quando voglio sentire la pelle molto fresca la passo su tutto il viso perchè è una coccola tonificante. Un altro pianeta rispetto alle spugne sintetiche davvero.

Il pannetto in microfibra che avevo per struccarmi lo sto utilizzando per l'igiene del mio amico a quattro zampe, in particolare per pulirgli muso e occhi, così non è andato sprecato.

Infine, la questione siliconi. So che il silicone nei prodotti a risciacquo è sicuramente dannoso, perchè se ne va in acqua e lì, galleggia come di fatto la plastica, per cui perlomeno da detergente e prodotti che si lavano via subito, l'ho bandito.
L'ho già eliminato dai balsami, perchè oggi con la scelta che c'è ce ne sono di ottimi senza silicone e ormai da parecchio ne faccio a meno con successo. A breve lo eliminerò dai cristalli liquidi, visto che ho trovato un'alternativa vegetale fichissima al classico olietto da capello umido. Negli struccanti non l'ho mai apprezzato perchè mi dava fastidio agli occhi, ma oggi sto usando tutte cose ecobio o comunque senza siliconi e petrolati, insomma niente male.

Traendo le conclusioni, qualche piccolo passo si fa, non sarà la svolta per tutti i nostri mari, ma fare la mia parte mi rende più serena, e sono felice di contribuire a proteggere i fondali che spesso mi regalano grandi emozioni quando li visito.


Nella foto struccante bifasico ecobio, pad in fibra di bambù (adoro), morbidissima spugna naturale di mare e tonico messo in un mini spray per vaporizzarlo direttamente sul viso, senza sprechi.


Alla prossima , Isa.


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